Gli ulivi secolari sono molto più che semplici alberi: rappresentano resilienza, storia e bellezza senza tempo. Con le loro radici profonde e i tronchi scolpiti dagli anni, sono testimoni di antiche tradizioni e di un legame indissolubile con la terra.

Mi piace la fotografia e mi piace vivere la campagna, gli ulivi li ho sempre osservati da vicino.

Attraverso l’obiettivo, esploro i particolari della corteccia, rivelando le sue trame scolpite dal tempo. Ogni scatto cattura la luce e le ombre, trasformando questi alberi monumentali in vere opere d’arte.

La corteccia degli ulivi è come un orologio vivente: mostra il passare del tempo attraverso le sue linee, segnate da agenti atmosferici e dall’intervento umano. È statica e dinamica allo stesso tempo, come un racconto inciso nella materia.

Osservando da vicino, si scoprono forme e texture che sembrano scolpite da mani invisibili. Alcuni dettagli evocano volti, altri raccontano la forza e la resistenza di questi giganti verdi.

Il progetto Mi Vesto di Ulivo nasce con l’intento di valorizzare la bellezza degli ulivi secolari e di sensibilizzare sull’importanza della loro conservazione. La fotografia diventa un mezzo di espressione, documentazione e denuncia, trasformando ogni immagine in un invito alla riflessione.

Purtroppo, alcuni scatti raccontano anche il dolore di questi alberi, devastati dagli incendi e dalla piaga della Xylella, che minaccia irrimediabilmente questo patrimonio naturale.

La fotografia non è solo osservazione, ma un dialogo profondo con la natura. Avvicinandosi agli ulivi, la foto cattura dettagli quasi tattili, trasformando ogni scatto in un’esperienza sensoriale.

La luce naturale esalta le mille sfumature della corteccia, dai toni caldi del tramonto ai contrasti netti delle ombre, creando immagini che raccontano una storia viva.

Siamo abituati a vedere gli ulivi da lontano, senza fermarci ad osservarli davvero. Mi Vesto di Ulivo vuole cambiare questa prospettiva: avvicinarci, scoprire, sentire.

Questi alberi, spesso dati per scontati, custodiscono una bellezza silenziosa e una forza millenaria. Guardiamoli da vicino. Ascoltiamo ciò che hanno da raccontarci.